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      Ma la sottigliezza e la spiritualità, e il continuo uso del suono vocale nella favella, impedivano loro di considerarlo nelle sue parti, se non come legato colle consonanti, o colle aspirazioni che rendevano la vocale più aspra, più notabile, piùcorporea, e quasi la trasmutavano in consonante, ovvero esse stesse eran come consonanti, legate necessariamente a questo o quel suono vocale; p.e. l'aspirazione a al solo suono dell'a, non comportando forse un'altra vocale, quella tal razza di aspirazione ec.
      (29. Aprile. 1822.). V. p.2500.
     
      Essendo vissuto lunghissimo tempo in città piccola, e fra gente lontanissima da quel che si chiama buon tuono, e spirito di mondo, quantunque io non abbia più che tanta pratica della così detta buona società, mi par nondimeno [2406]di avere in mano bastanti comparazioni per potere affermare che ne' paesi piccoli, e fra gli uomini e le società di piccolo spirito, si apprende assai più della natura umana, e sì del carattere generale, sì de' caratteri accidentali degli uomini, di quello che si possa fare nelle grandi città, e nella perfetta conversazione. Perchè, oltre che in queste gli uomini son sempre mascherati, e d'apparenze lontanissime dalla sostanza, e dai caratteri loro individuali; oltre che sono tanto più lontani dalla natura, e dal vero carattere generale dell'uomo, e lo sono, non solo per finzione, ma anche per carattere acquisito; il principale è che son tutti appresso a poco d'una forma, sì ciascuno di essi, come ciascuna di tali società rispetto alle altre.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913