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      Laonde veduto e conosciuto un uomo solo, si può dir che tutti, poco più poco meno, sieno veduti e conosciuti. Al contrario di quel che succede nelle città piccole, e nella piccola società, dove non è individuo, che non offra qualche nuova scoperta circa le qualità di cui la natura umana è capace. Maggior varietà si trova fra questi tali uomini che nelle stesse campagne (o fra' selvaggi, o non inciviliti ec.) [2407]perchè gli uomini affatto o quasi affatto incolti, sono abbastanza vicini alla natura (ch'è una qualità e un tipo generale) per rassomigliarsi moltissimo scambievolmente, mediante la stessa natura. Questi sono simili fra loro, quelli che sono perfettamente o quasi perfettamente colti, si può dir che sieno uguali gli uni agli altri, in virtù dell'incivilimento che tende per essenza ad uniformare. Lo stato di mezzo è il più vario, il più suscettivo di diverse qualità, e il più conformabile secondo le circostanze relative e individuali. Queste osservazioni si possono estendere, e distinguere in diversi modi. P.e. si conosce assai meglio la natura umana e la sua capacità di forme, esaminando un uomo volgare, che un dotto, un filosofo, uno esperimentato negli affari, o vissuto nel gran mondo ec. ec.; assai meglio esaminando il carattere di una società piccola, che d'una grande; assai meglio esaminando una nazione non perfettamente colta, che una perfettamente civile (spagnuoli, tedeschi-italiani francesi); assai meglio esaminando lo spirito di quella tal nazione civile, o delle sue parti, lontano dalla capitale, o dal centro [2408]della società nazionale, ch'esaminando la società di essa capitale ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913