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      E l'orecchie latine erano delicatissime come le francesi, circa il vero e [2635]proprio andamento (e la purità) della loro lingua, che rispetto alla greca era liberissimo, cioè sommamente vario, ed in gran parte ad arbitrio.
      (8. Ottobre. 1822.)
     
      La lingua greca ch'è la più antica delle colte ben conosciute, è anche fra tutte le lingue colte la più capace di significar l'idee e gli oggetti più propriamente moderni cioè i più difficili a significarsi e di supplire ai bisogni d'espressioni, prodotti dall'ampiezza, varietà e profondità delle nozioni moderne. E il fatto stesso lo dimostra, ricorrendosi tutto dì alla lingua greca ec. come ho detto altrove.
      (10. Ottobre. 1822.)
     
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      (10. Ott. 1822.)
     
      Non c'è regola nè idea nè teoria di gusto universale ed eterno. Qual potreb'ella essere, se non la natura? (e qual cosa è, o vero, essendo, si può immaginare e intendere e concepire da noi, fuori della natura?) ma qual natura, se non l'umana? Poichè le cose che cadono sotto la categoria del buon gusto o del cattivo gusto, non sono considerate se non per rispetto all'uomo. Or non è ella cosa manifestissima, che la natura dell'uomo si diversifica moltissimo secondo i climi, secoli, costumi, assuefazioni, governi, opinioni, circostanze fisiche, morali, politiche, ec. e queste, individuali, nazionali ec. ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Prima
di Giacomo Leopardi
pagine 1913

   





Oraz