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      Anzi Cicerone diceva che senza filosofia non si dà perfetto oratore; e lo stesso si può dire [2728]del perfetto scrittore d'ogni genere. La scienza del bello scrivere è una filosofia, e profondissima e sottilissima, e tiene a tutti i rami della sapienza. Di più la materia stessa di tali discipline è suscettibilissima d'eleganza. Quindi molti ottimi scrittori antichi e moderni ha fornito questa sorta di dottrine.
      Ma io escludo dal bene scrivere i professori di scienze matematiche o fisiche, e di quelle che tengono dell'uno e dell'altro genere insieme, o che all'uno o all'altro s'avvicinano. E di questa sorta di scienze in verità non abbiamo buoni ed eleganti scrittori nè antichi nè moderni, se non pochissimi. I greci trattavano queste scienze in modo mezzo poetico, perchè poco sperimentavano e molto immaginavano. Quindi erano in esse meno lontani dall'eleganza. Ma certo essi ne furono tanto più lontani, quanto più furono esatti. Platone è fuori di questa classe. Gli antichi lodano assai lo stile d'Aristotele e di Teofrasto. Può essere ch'abbiano riguardo ai loro scritti politici, morali, metafisici, piuttosto che ai naturali. Io dico il vero che nè in questi [2729]nè in quelli non sento grand'eleganza. (Quel ch'io ci trovo è purità di lingua e un sufficiente e moderato atticismo: l'uno e l'altro, effetto del secolo e della dimora anzi che dello scrittore, e insomma natura e non arte. Niuna eleganza però nè di stile nè di parole. Anzi sovente grandissima negligenza sì nella scelta sì nell'ordine e congiuntura de' vocaboli; poca proprietà, e non di rado niuna sintassi.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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