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      Haereo fin.). Così dite di hausum ed hausus. Ma in conferma di questo mio discorso, e di tutto quanto io dico circa questi tali continuativi, come urito, quaerito, ed anche legito, agito e tanti altri che non sembrano poter derivare da participii, e in conferma di quanto altrove ho ragionato degli antichi e regolari participii e supini ora perduti, ma dimostrati in parte da continuativi e frequentativi, eccovi appunto [2993]haurivi o haurii, hauritu, hauriturus, hauritus (come appunto uritus perduto, onde uritare; quaeritus perduto, onde quaeritare, querido, chéri ec.) usati anch'essi in vece di hausi, haustu, hausturus (o, come Virg. hausurus), haustus; bensì da autori, la più parte, recenti, perchè, come ho detto, l'antica pronunzia preferiva la s. Ma la regolare era pur questa, e il vederla usata da' più moderni e più rozzi, e il vederla convenire coi continuativi antichi (come urito, quaerito), i quali da essa e non d'altronde derivano, persuade ch'ella fosse conservata continuamente nelle bocche del volgo, fino a passare nelle lingue moderne, giacchè p.e. querido chéri ec. non sono altro che il regolare e originario quaeritus per quaesitus, onde l'antico quaeritare proprio de' Comici Plauto e Terenzio, il qual verbo fa fede al detto participio, che conservatosi nelle lingue moderne, è perduto nel latino.
      Del resto, io non so, come ho detto, se gli antichi dicessero anche uso, haeseo, hausio ec. per [2994]uro ec. come dissero ussi, hausi, haesi ec. per uri perfetto, hauri o haurii ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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