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      (Altrettanto dicasi dei deboli e dei forti, degl'infelici abitualmente e degli abitualmente fortunati, e simili; tutte qualità [3296]alle quali corrisponde e dalle quali nasce in questi maggiore, in quelli minore vitalità, ed abito di maggiore o minore attività e vita).86
      Se non che potrà farsi un'eccezione in favor delle donne quanto alla compassione, massime inefficace. Perocchè a questa, come s'è detto ne' luoghi citati qui dietro (p.3294.), si richiede o giova, non solo la maggior vita, e quindi la maggior quantità e forza dell'amor proprio, ma eziandio la maggiore raffinatezza e delicatezza d'esso amor proprio e dell'animo: nelle quali proprietà le donne sono forse, o certo son riputate essere, superiori generalmente, e in parità di circostanze, agli uomini. E così pure discorrasi de' moderni rispetto agli antichi. In tutto ciò che nella compassione o nella beneficenza richiede piuttosto delicatezza o più delicatezza, finezza, e quasi abilità ed artifizio d'amor proprio, che vivacità, energia, forza e copia del medesimo, e che abbondanza ed intensità di vita; in tutto ciò, dico, e in quello che ad esso appartiene, le donne, i moderni e quelli che nelle predette qualità di delicatezza sono loro analoghi, [3297]superano, ordinariamente parlando, gli uomini, gli antichi, i selvaggi, i villani e così discorrendo. Conforme appunto alle cose dette nelle succitate pagine.
      Ond'è che le donne in quanto più deboli e bisognose d'altrui, sieno meno misericordiose e benefiche degli uomini; in quanto di corpo e d'animo più delicate, al contrario.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555