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      Per molte cagioni, anche lievi, l'uomo si getta al pericolo, anche della morte; di più sacrifica [3433]determinatamente se stesso, danari, robba, comodità, speranze ec. Ma ben pochi si trovano che per cagioni anche gravi, anche per vive passioni, per amore ardente ec. si sottopongano o sieno veramente capaci di sottoporsi a un dolore corporale, anche non grande. S'incontra spesso e facilmente, a occhi veggenti e volontariamente il pericolo della morte, e quegli stessi non son capaci d'incontrar volontariamente e scientemente un dolor corporale certo.
      (15. Sett. 1823.)
     
      Che il timore sia, come ho detto altrove, più naturale all'uomo della speranza, e che l'uomo inclini più a quello che a questa, veggasi che qualora gli uomini ignorano le cagioni degli effetti o naturali o artifiziali, ordinariamente ne temono; e tanto è quasi, per gl'ignoranti massimamente e primitivi e selvaggi e fanciulli, effetto di cagione nascosta, quanto effetto spaventoso. Or quando mai la speranza è così temeraria? Di più se l'ignoranza, superstizione ec. portò anticamente [3434]o porta oggidì a pigliar qualch'effetto nuovo o sconosciuto per presagio dell'avvenire o per segno del presente ignoto, osservisi che generalmente questi presagi e questi segni furono creduti sinistri. Lascio l'ecclissi le quali possono parere spaventose naturalmente a chi ne ignora la cagione, non ne ha mai veduto ec., e da questo primitivo spavento può ben esser nata l'opinione del cattivo augurio che loro si attribuì, e che le rese spaventose per sì lungo tempo presso tutte le nazioni, e fin anche al di d'oggi, benchè già si sapesse e si sappia che l'oscurazione non era per durar sempre ma passeggera ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555