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      Altre volte all'opposto.
      Le passioni che son cose indipendenti dalle idee, giovano pure assai volte, non solo all'immaginazione, ma eziandio all'ingegno in genere, alla ragione ec. perocchè negli accessi di passione si scuoprono non di rado, anche da' piccoli o non esercitati o non riflessivi ingegni, delle verità così grandi come solide, secondo che ho detto altrove biasimando l'uso della nuda ragione o facoltà dialettica e ragionatrice nella filosofia, proprio de' tedeschi ec. E per lo contrario le passioni mille volte nocciono, impediscono, offuscano, indeboliscono ec. ec. sì l'immaginazione, sì la facoltà ragionatrice, sì l'ingegno in genere, la memoria ec. come ognun sa ec. Così ancora il vino e le cose dette di sopra. ec. (29. Sett. dì di S. Michele Arcangelo. 1823.).
      Ho notato altrove che la debolezza per se stessa è cosa amabile, quando non ripugni alla natura del subbietto in ch'ella si trova, o piuttosto al modo in che noi siamo soliti di vedere e considerare la rispettiva specie di subbietti; o ripugnando, non distrugga però la sostanza d'essa natura, e non ripugni più che tanto: [3554]insomma quando o convenga al subbietto, secondo l'idea che noi della perfezione di questo ci formiamo, e concordi colle altre qualità d'esso subbietto, secondo la stessa idea (come ne' fanciulli e nelle donne); o non convenendo, nè concordando, non distrugga però l'aspetto della convenienza nella nostra idea, ma resti dentro i termini di quella sconvenienza che si chiama grazia (secondo la mia teoria della grazia), come può esser negli uomini, o nelle donne in caso ch'ecceda la proporzione ordinaria, ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





S. Michele Arcangelo