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      P.e. habeo habes habui, verbo tutto regolare e perfetto, fa habitum e habitus a um, non habtum. Perchè dunque doceo doces docui, doctum, non docitum?152 E da tali osservazioni si vede che questo paradigma e quello di lego sono male scelti ad uso delle grammatiche, perchè ambo irregolari, o vogliamo dire alterati dalla prima lor forma, e dalla vera forma de' loro pari, ne' supini e ne' participii in us. Il che di lego si dimostra anche particolarmente col suo derivato legito, come altrove.
      (8. Ott. 1823.)
     
      Mi pare di aver nella teoria de' continuativi detto che il perfetto di lego fu legsi. Notisi [3632]che oggi e' non lexi come texi, rexi ec. ma legi, ed è regolarissimo, e quello fu mio errore.
      (8. Ott. 1823.)
     
      Alla p.3624. Sempre questa voce vermiglio, derivata certo dal latino, come mostrano le pagine 3514. fine, 3515. fine, e l'altre analoghe; derivatane molto ab antico, come mostra la p.3623. fine, e l'altre analoghe; potrà e dovrà servire ad insegnare (chè forse per l'addietro non si sapeva, faute di non avere osservato le cose da me dette in proposito, e i generali su cui esse si fondano) e a provare che anticamente ancora, siccome oggi la cocciniglia, si usava di fare un color rosso carico, con non so quali vermicelli. E molto anticamente, perch'egli è anche a notare che sebbene l'origine di vermiglio, vermeil, vermejo, e del suo presente significato, e il modo della traslazione di questo, e la cagion d'essa ec. è indubitatamente quella che abbiamo spiegato, nondimeno oggi le dette voci sono già passate non solo a significare qualunque color rosso acceso, ancorchè non fatto con vermi, ma anzi più volentieri (v. in [3633]particolare i Diz. franc.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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