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      Effettivamente la detta mitologia favoleggia che Saturno regnò prima di Giove, [3641]e da costui fu privato del regno. La qual favola o volle espressamente significare la mutazione delle idee de' greci ec. circa la divinità, e il loro passaggio dallo spaventoso all'amabile ec. cagionato dal progresso della civiltà, e decremento dell'ignoranza; o (più verisimilmente) ebbe origine e occasione da questo passaggio, di essere inventata naturalmente.
      Del resto, ho detto altrove che dalla considerazione della divinità come formidabile, odiosa, odiatrice, nemica ec. nacque l'uso de' sacrifizi cruenti, comune alla massima parte degli antichi popoli e de' selvaggi ch'ebbero o hanno una qualunque religione o tintura di religione. Ora è da notare che detti sacrifizi furono e sono tanto più crudeli, quanto i detti popoli furono o sono più barbari e ignoranti, perchè tanto più crudele, nemica, maligna, odiosa, terribile e' si figuravano o si figurano la divinità. Onde per placarla e soddisfarla, tormentano le vittime, volendo pascere il di lei odio e sfamarlo, acciocch'esso risparmi i sacrificatori. E perciò ne' più antichi tempi de' greci e de' latini, così de' Galli a' tempi e nella religione de' Druidi, tra' Celti ec. furono propri di questi popoli [3642]ancor barbari e ignoranti, i sacrifizi d'uomini (che poi per l'uso durarono anche fino a tempi più civili), e lo sono e furono d'altri moltissimi popoli selvaggi; come che con tali sacrifizi meglio si soddisfacesse l'ira e l'odio della divinità verso gli uomini, cioè verso quel tal genere che a lei facea sacrifizi.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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