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      Dunque se altre tali scoperte ec. difficili, son comuni a tutti i popoli, anche separati, anche barbarissimi, si dee supporre ch'elle fossero fatte prima che tali popoli si separassero di là ond'essi vennero; e si deve parimente dire che anch'esse non ebbero più che una sola origine.
      Le scoperte ec. che ho detto esser [3669]solamente comuni ai popoli che tra loro hanno trattato, sono infinite. Bastimi una. L'uso della lingua è necessario alla società. Mirabilissima scoperta è quella della favella. Nondimeno tutti i popoli favellano. Appena gli uomini incominciarono a stringere una società, incominciarono a balbettare un linguaggio. La natura stessa lo insegna sino a un certo punto, non solo agli uomini, ma eziandio agli altri animali; agli uomini molto più, ch'ella ha fatto certo più socievoli. Stringendosi maggiormente la società, e crescendo lo scambievole usare degli uomini, fino a passare i termini voluti e prescritti dalla natura; crebbe necessariamente il linguaggio, e divenne più potente che la natura non voleva. Tutto ciò dovette necessariamente aver luogo prima che il genere umano si dividesse. Quando e' si divise, ei parlava di già, non che favellasse. Ciò si prova a maiori e a minori; e perchè la società crescente produceva di necessità l'incremento della lingua, e perchè questo era necessario all'aumento di quella; perchè il genere umano non si sarebbe diffuso, se la società non fosse stata già bene [3670]stretta e cresciuta e adulta, nè questo poteva essere senza un sufficiente linguaggio, e senza un tal linguaggio il genere umano non si sarebbe diffuso ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555