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      Laddove chi molto vale, ben potendo intendere ed estimare il suo valore e l'altrui, sia in genere sia nella sua professione, e compararlo [3722]ec. può giustamente dispensare e dispensa, almeno nel suo interno, tanto a se stesso quanto agli altri, il grado di stima o assoluta o almen rispettiva, che a ciascun si conviene, e si mette al disopra o al disotto degli altri, e questi al disopra gli uni degli altri, secondo il merito rispettivo ec.
      (17-18. Ott. 1823.)
     
      Alle cose da me dette nella teoria de' continuativi (sul principio) ed altrove, circa il verbo exspectare ec. aggiungi il franc. guetter che propriamente vuol dire osservare ec. e per metafora aspettare ec.
      (18. Ott. 1823.)
     
      Participii in us de' verbi attivi in senso attivo, ovvero neutro, o attivo intransitivo. Desperatus. Corn. Nep. in Attico c.8. lin. ult. Dove pare che desperatus sia qui desperavit.175
      (18. Ott. 1823.)
     
      Radice monosillaba di dico. Carisio e il Vossio credono che il genitivo dicis non venga da ????, ma da un dix, e spetti a dico ec. [3723]Probabilmente essi vorranno che dix venga da dico, ma sarebbe il contrario, come nella teoria de' continuativi s'è detto di lex, rex ec. Aggiungi grex monosillabo, significante un'idea primitivissima, e radice di più voci semplici e composte, come congregare ec. Simile dicasi di nubs. V. Forc.
      (18. Ott. 1823.)
     
      Alla p.3717. Quest'osservazione circa il trovarsi costantemente o quasi costantemente il supino in itum ne' verbi della 1. e della 2. ch'hanno il perfetto in ui, ancorchè e quel supino e quel perfetto ne' verbi della 1. senza controversia, e ne' verbi della 2. giusta le nostre osservazioni, sieno anomali ec.; par che dimostri una corrispondenza, una dipendenza che passasse nella lingua latina fra il perfetto e il supino (come fra il perfetto e i tempi che è già noto formarsi da questo, fra' quali niuno, ch'io sappia, ha mai ancora contato il supino); e che la formazione del supino seguisse e fosse determinata e modificata dalla forma del perfetto, e che in somma anche il supino nascesse in qualche modo dal perfetto, come assolutamente, in tutto, e senza controversia ne nasce il più che perfetto, il futuro dell'ottativo ec. ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





Attico Vossio Probabilmente Forc