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      (22. Ott. 1823.)
     
      Verbo diminutivo in senso positivo. Nidulor per nidor aris (che non esiste) da nidulus per nidus. Noi abbiamo annidare ec.
      (22. Ott. 1823.)
     
      Alla p.3706. Senza fallo il nostro verbo fu noo is, non no nis. (e altrettanto si dica di poo, non po, da ???, il quale dovette essere poo pois povi potum secondo le ragioni che or si diranno). 1. Da no non si sarebbe fatto nosco ma nisco. Veggasi la p.3709. fine- 10. principio. 2. No non avrebbe fatto nel preterito novi ma ni (o per duplicazione neni), come suo sui, luo lui ec. Noo bensì doveva far noi, come suo sui ec. (p.3731. seg.3706. marg.), poi per evitar l'iato fece novi, come amai amavi, docei docevi, [3757] lui luvi ec. (p.3706.3732. V. Forc. in luo verso il fine). 3. Così no non avrebbe fatto notum ma nitum.183 Nè questo si sarebbe mai mutato in notum, nè ni o neni in novi. Bensì noi in novi nel modo detto; e in notum il regolare noitum di noo (p.3708. marg.3731-2. 3735.). Anche Nomen, agnomen, cognomen ec. vien da noo, e serve a mostrare, primo, noo non no (onde sarebbe nimen, come da rego, regimen ec.); secondo, noo da cui esso viene, non da nosco, checchè dica il Forc. in nomen, princip. e quivi Festo ec. 4. Nobilis non potrebbe venir da no. Bensì da noo. Perocchè i verbali in bilis nel buon latino non si fanno se non da supino in tum (o partic. in tus), e non da altri, mutato il tum (o tus) in bilis. V. p.3825. Bensì tali supini (o participii) non sono sempre noti, ma dato il verbale in bilis, e' si possono conoscere mediante l'analogia e la cognizione dell'antichità e della regola della lingua latina, le quali anche da se li possono mostrare, e il verbale in bilis li conferma, sempre ch'egli esista.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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