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      192 Del resto anche i diminutivi non positivati si tornano a diminuire talvolta in latino come in italiano ec. s'io non m'inganno. Puella, benchè sia voce esprimente una cosa piccola e da vezzeggiare ec. pur è un diminutivo positivato in quanto restò solo in uso in vece dell'antiquato suo positivo puera, di cui v. Forcell. E puella si diminuisce in puellula.
      (4. Nov. 1823.)
     
      Alla p.3757. Dagli altri supini, si fanno, ma son più rari, mutato l'um in ibilis, come da flexum flexibilis, inflexibilis, ec. passibilis ec. sensibilis, insensibilis ec. Nel latino barbaro, e nelle lingue moderne s'usa di far tali verbali [3826]allo stesso modo da' supini in tum impuro, cioè sostituendo all'um l'ibilis, come fattibile, perfettibile, indefettibile, ec. da perfectum, defectum, factum. Ma non così in latino buono, o seppur v'avesse qualch'esempio simile, sarebbe de' tempi più moderni ec. I buoni latini avrebbero detto facibilis da facitum, come anche noi diciamo concepibile inconcepibile ec. (concevable ec.) da concepitum, mentre però diciamo percettibile impercettibile ec. da perceptum; e diciamo reperibile da reperitum, non repertibile da repertum ec. Regolarmente e primitivamente niun supino latino finisce in tum impuro. Sicchè questa formazione non è latina. V. p.3904.3928.
      Del resto, queste osservazioni sopra la formazione de' verbali in bilis servono anch'esse a confermare le nostre proposizioni circa l'antico e regolare stato de' supini, sì in generale, sì per ciascuno di tai verbali in particolare, cioè di quelli che fanno al proposito ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555