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      Infatti l'osservazione della p.3759. fine. - 3760. si verifica principalmente ne' monosillabi, e di questi massimamente si deve intendere. Dove il tema monosillabo riceve un incremento restando l'iato, la voce benchè non più monosillaba, ha sempre men sillabe che la corrispondente ne' verbi composti, e però l'iato in quella apparisce tuttavia ed offende maggiormente che in questa. Del resto essa talvolta, perito il tema, si è conservata, come noitum di noo, poitum di poo ec. bensì in queste e simili fu soppresso l'iato per contrazione, facendo notum, potum ec.
      (8. Nov. 1823.). V. p.3881.
     
      [3851]Alla p.3758. marg. Se non si volesse che nubi-lis, labi-lis, fossero come doci-lis faci-lis ec. de' quali verbali in lis, loro formazione ec. mi par che si possa discorrere come di quelli in bilis, e però trarne gli stessi argomenti ec.
      (10. Nov. 1823.)
     
      Participii passivi di verbi attivi o neutri, in senso attivo o neutro ec. Ho detto altrove dello spagn. parida participio sovente (o sempre; v. i Diz.) attivo intransitivo di senso. Simili ne abbiamo ancor noi parecchi, e molto elegantemente gli usiamo, in luogo de' participii veramente attivi di forma, il cui uso è poco grato alla nostra lingua, non altrimenti che alla francese e spagnuola. Uomo considerato, avvertito, avvisato vagliono considerante, avvertente ec. cioè che considera ec. veri attivi di significato, benchè intransitivi. Simili credo che si trovino ancora nel francese e più nello spagnuolo che se ne servono parimente in luogo de' participii di forma attiva poco accetti a esse lingue.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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