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      Ecco come, mancati gli affari politici e la milizia in Italia, la nostra nazione non ha nè può avere, nè ebbe dal 600 in poi, lingua moderna propria per significar le cose politiche e militari, non ch'ella mai non l'abbia avuta, anzi l'ebbe, ma l'ha perduta, o non l'ha se non antica. E nello stesso modo proporzionatamente e ragguagliatamente discorrasi della Spagna.
      Come cagione assoluta, la nullità politica e militare degl'italiani e spagnuoli ha prodotto il mancar essi di lingua e letteratura moderna dal 600 in qua, ed il mancarne oggi. Essa nullità è cagione che l'Italia e la Spagna abbiano perduto d'allora in poi il loro essere di nazione. Quindi essa è cagione che l'Italia e la Spagna non abbiano, e d'allora in qua, nè letteratura moderna, nè filosofia ec. Esse non hanno [3859]lingua moderna propria, perchè mancano di propria letteratura e filosofia moderna; ma di queste perchè ne mancano? perchè non sono più nazioni; e nol sono, perchè senza politica e senza milizia, non influiscono più nè sulla sorte degli altri, nè sulla lor propria, non governano nè si governano, e la loro esistenza o il lor modo di essere è indifferente al resto d'Europa. Quanto al non influir sugli altri nè aver parte agli affari comuni d'Europa, è manifesto. Quanto al non influir sopra se stessi nè governarsi, gl'italiani o soggiacciono a un principe e ad un governo decisamente straniero, o italianizzato il principe ma non il governo, o se il governo e il principe sono italiani, come in Ispagna spagnuoli, lasciando star la continua influenza straniera che li determina, modifica, volge a piacer suo, e che agisce insomma essa per mano italiana, sì in Italia che in Ispagna la forma del governo è tale che la nazione non v'ha alcuna parte, gli affari sono in man di pochissimi e separatissimi dal resto de' nazionali, tutto si passa senza pur venire a notizia della nazione, sicchè la politica è affatto ignota ed aliena alla nazione medesima, i suoi affari sono per essa come gli altrui, ed oltre di ciò la libertà di ciascheduno massime privato, cioè de' più e del vero corpo della nazione, è così circoscritta che ciascheduno è ben poco in grado di determinar la sua sorte, e di governarsi, ma quanto più si può è governato veramente da altrui, e ciò non dalla nazione, non dal comune, non ciascuno da tutti, ma tutti da uno o [3860]da pochissimi particolari, e il pubblico, per così dir, da' privati.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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