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      ). Bensì i supini contratti, e per conseguenza anche quelli in itum, che ne derivano, suppongono e dimostrano i perfetti in ui. Da' quali immediatamente e regolarmente vengono i supini contratti, e mediatamente e irregolarmente quelli in itum (specie di pronunzia de' contratti, e però contratti essi stessi; avendo l'esilissima i e breve, in cambio dell'a o e): e non viceversa, come per l'addietro io diceva.
      (12. Nov. 1823.). V. p.3875.
     
      Alla p.3872. Secondo queste mie osservazioni i temi della seconda avrebbero in tutta la coniugazione conservato l'e. Ed è ben giusto, perocch'ella in essi è radicale. Così l'i penultimo nella quarta, che si conserva in essa coniugazione tutta intera, ne' verbi regolari.206 Non così l'a nella prima, dove essa lettera non è caratteristica, benchè propria dell'infinito. Infatti manca nel tema, e nel presente ottativo ec. ec. Similmente il penultimo e di legere. Ne' temi de' verbi son radicali tutte le lettere eccetto l'ultima, cioè l'o, ch'è la desinenza non del tema in quanto tema, ma in quanto voce presente indicativo singolare prima persona attiva del verbo rispettivo. Or come la prima e la 3. finiscono per lo più in o impuro, esse coniugazioni per se stesse non hanno vocale alcuna che sia radicale generalmente in tutti i temi della coniugazione. [3874]Ma ne' temi della 2. e 4. l'e e l'i penultimi son propri elementi del tema in quanto tema, non in quanto prima persona ec. Dunque come propri e radicali elementi del tema, si debbono conservare in tutta la coniugazione, considerata regolare e non contratta.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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