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      V. il Forc. in Scortum e in Pellex ec. e la Crus. se ha nulla.
      (28. Feb. 1824.)
     
      ????? per ????? ridondante come in italiano, del qual modo italiano corrispondente anche ad un altro analogo modo greco, ho detto altrove in più luoghi. Luciano nel fine del libretto ???? ???????????? (se però è suo): ???? ?? ?? ???? ??? ??????? ????? ???? ?????????; per ????? ?????????. E questo luogo dimostra l'origine di questa frase ed uso del pronome ????? altri o ???? altro, sì quanto al greco, sì quanto all'italiano. Perocchè viene propriamente a dire: ????? ???? ? ???? ????? ?? ?????????; così senz'altro val propriamente senz'altro fuor della cosa medesima o delle cose di cui si parla. Vedi il detto da me lungamente circa la frase ????? ????? sulla fine del Fedone, nelle mie note sopra Platone. E vedi anche il contesto del cit. luogo di Luciano.
      (28. Feb. 1824.). V. la p. seg.
     
      [4037]?????? ?? ???? ??? ?????. Luciano opp. 1687. t.1. p.861: del che altrove.
      (28. Febbraio. 1824.)
     
      Alla p. preced. Qua spetta quel luogo del Guicc. lib.6. t.2. ed. Friburgo p.74. Ai Veneziani non pareva piccola grazia se non fossero molestati dagli altri. Cioè semplicemente non fossero molestati. Quel dagli altri ha relazione ai Veneziani medesimi, e vale insomma da nessuno, cioè infine ridonda affatto. Questo modo è ordinarissimo massime nel dir familiare.259 E così credo che sia anche in greco e in latino260 ed altresì in francese e spagnuolo le quali due lingue si osservino ancora circa gli altri modi notati di sopra ed altrove a questo proposito ec.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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