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      Castiglione prefaz. del Cortegiano. Senza altro (cioè alcuno) impedimento. Ib. lib.2. ed. Venez. 1541. carta 79. p.2. principio, ed. Venez. 1565. p.198. fin. E così il medesimo autore nella citata opera altre più volte. Senz'altro strepito (cioè niuno). Ib. lib.3. carta 126. principio. - p.310.
     
      Pare che la fanciullezza e la gioventù abbia ingenita e naturale una inclinazione a distruggere, e la età matura e avanzata, a conservare. Nè voglio io dedur questo dal vedere che i giovani sogliono scialacquare e mandare a [4232]male i patrimoni, dove che i provetti gli accumulano, conservano e accrescono;273 la qual cosa facilmente si spiega, e nasce perchè i giovani sono confidenti, e poco riflettono, nè pensano all'avvenire, in vece che i vecchi sono timidi, cauti, e sempre solleciti del futuro. Ma vedesi quel che io ho detto, eziandio in cose dove non ha luogo alcuno nè il timore o la fiducia, nè la provvidenza o la improvvidenza dell'avvenire. Un fanciullo e un giovane spessissime volte si piglierà piacere di uccidere una mosca o altro animaletto, cacciandolo anco con fatica, senza altra ragione o altro fine che di prendersi gusto; rarissime volte si compiacerà, o gli verrà pure in capo, di salvar qualche animale, vedendolo in pericolo, e potendolo salvar senza affaticarsi. Un uomo maturo o un vecchio rare volte si piglierà diletto di uccidere, spesso si compiacerà di salvare tali creature, vedendole in qualche pericolo di perdersi, e potendo massimamente soccorrerle senza suo disagio.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





Cortegiano