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      Euedes euedeia ec., Bonitas bonus vir ec., bonhomme, bonhomie ec., dabben uomo, dabbenaggine ec.
      . Parole il cui significato ed uso provano in quanta stima dagli antichi e dai moderni sia stata veramente e popolarmente (giacché il popolo determina il senso delle parole) tenuta la bontà. E in vero io mi ricordo che quando io imparavo il greco, incontrandomi in quell’"euedes" ec., mi trovava sempre imbarazzato, parendomi che siffatte parole suonassero lode, e non potendomi entrare in capo ch’elle si prendessero in mala parte, come pur richiedeva il testo. Avverto che io studiava il greco da fanciullo.
     
     
      ADOLESCENZA
     
      TIMOR PANICO
     
      Superiorità della natura sulla ragione, dell’assuefazione (ch’è seconda natura) sulla riflessione. Mio timor panico d’ogni sorta di scoppi, non solo pericolosi (come tuoni, ec.), ma senz’ombra di pericolo (come spari festivi ec.); timore che stranamente e invincibilmente mi possedette non pur nella puerizia, ma nell’adolescenza, quando io era bene in grado di riflettere e di ragionare, e così faceva io infatti, ma indarno per liberarmi da quel timore, benché ogni ragione mi dimostrasse ch’egli era tutto irragionevole. Io non credeva che vi fosse pericolo, e sapeva che non v’era pericolo né che temere; ma io temeva niente manco che se io avessi saputo e creduto e riflettuto il contrario. Non poté né la ragione né la riflessione liberarmi da quel timore irragionevolissimo, perch’esso m’era cagionato dalla natura. Né io certo era de’ più stupidi e irriflessivi, né di quelli che men vivono secondo ragione, e meno ne sentono la forza, e son meno usi di ragionare, e seguono più ciecamente l’istinto o le disposizioni naturali.


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Storia di un'anima
Memorie
di Giacomo Leopardi
pagine 156

   





Bonitas