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      Quindi applico ai Cappuccini i quali trovando la sorte dei fratelli minori che sono i novizi dipendente da loro, seguono gl’impulsi di questa inclinazione che ho detto, e non soffrono che si possano dire a se stessi essere scarso quel bene a cui son giunti poiché altri gli acquista con assai meno travaglio di loro, né che abbiano a provare il dispiacere che questi tali non soffrano quegl’incomodi ch’essi in quelle circostanze hanno sofferti.
     
      LA CANNUCCIA DI PIETRINO
     
      Diceva una volta mia madre a Pietrino che piangeva per una cannuccia gittatagli per la finestra da Luigi: Non piangere, non piangere, ché a ogni modo ce l’avrei gittata io. E quegli si consolava perché anche in altro caso l’avrebbe perduta. Osservazioni intorno a questo effetto comunissimo negli uomini, e a quell’altro suo affine, cioè che noi ci consoliamo e ci diamo pace quando ci persuadiamo che quel bene non era in nostra balìa d’ottenerlo, né quel male di schivarlo, e però cerchiamo di persuadercene, e non potendo, siamo disperati, quantunque il male in tutti i modi si rimanga lo stesso. Vedi a questo proposito il Manuale di Epitteto.
     
      CATTIVA MAMÀ
     
      Un mio fratellino, quando la Mamma ricusava di fare a suo modo, diceva: ah, capito, capito; cattiua Mamà. Gli uomini discorrono e giudicano degli altri nella stessa guisa, ma non esprimono il loro discorso così nettamente (aplos) gr.
     
      NEL CORSO DEL SESTO LUSTRO
     
      Nel corso del sesto lustro l’uomo prova tra gli altri un cangiamento doloroso e sensibile nella sua vita, il quale è che laddove egli per lo passato era solito a trattare per lo più con uomini d’età o maggiore o almeno uguale alla sua, e di rado con uomini più giovani di sé, perché i più giovani di lui non erano che fanciulli, allora spessissimo si trova a trattare con uomini più giovani, perché egli ha già molti inferiori d’età che non sono però fanciulli, di modo che egli si trova quasi cangiato il mondo dattorno, e non senza sorpresa, se egli vi pensa, si avvede di essere riguardato da una gran parte dei suoi compagni come più provetto di loro, cosa tanto contraria alla sua abitudine che spesso accade che per un certo tempo egli non si avveda ancora di questa cosa e seguiti a stimarsi generalmente o più giovane o coetaneo dei suoi compagni come egli soleva, e con verità, per l’addietro.


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Storia di un'anima
Memorie
di Giacomo Leopardi
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