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      malattia di 5 anni o 6 mortale,
      Ricotti, Donna Marianna e miei sforzi in carrozza,
      prima gita in teatro miei pensieri alla vista di un popolo tumultuante ec. maraviglia che gli scrittori non s’infiammino ec. unico luogo rimasto al popolo ec. Persiani d’Eschilo ec.
      mie reverie sopra una giovine di piccola condizione bella ma molto allegra veduta da me spesso ec. poi sognata interessantemente ec. solita a salutarmi ec. mie apostrofi fra me e lei dopo il sogno, vedutala il giorno e non salutato quindi molestia, (eh pazzo, ell’aveva altri pensieri ec. e se non ti piace, se non l’ho detto né le dirò mai sola una parola. Eppure avrei voluto che mi salutasse),
      primo tocco di musica al teatro e mio buttarmi ec. e quindi domandato se avessi male,
      pensiero che queste stesse membra questa mano con ali scrivo ec. saranno fra poco ec. (nel fine),
      desiderio di morire in un patibolo stesso in guerra ec. ec. (nel fine), si discorrerà per due momenti in questa piccola città della mia morte e poi ec.,
      aprì la finestra ec. era l’alba ec. ec. non aveva pianto nella sua malattia se non di rado ma allora il vedere ec. per l’ultima volta ec. comparare la vita della natura e la sua eterna giovinezza e rinnuovamento col suo morire senza rinnuovamento appunto nella primavera della giovinezza ec. pensare che mentre tutti riposavano egli solo, come disse, vegliava per morire ec. tutti questi pensieri gli strinsero il cuore in modo che tutto sfinito cadendo sopra una sedia si lasciò correre qualche lagrima né più si rialzò ma entrati ec. morì senza lagnarsi né rallegrarsi ma sospirando com’era vissuto, non gli mancarono i conforti della religione ch’egli chiamava (la Cristiana) l’unica riconciliatrice della natura e del genio colla ragione per l’addietro e tuttavia (dove questa mediatrice non entra) loro mortale nemica, (dove ho detto qui sopra, come disse, bisogna notare ch’io allora lo fingo solo) scrisse (o dettò) al suo amico quest’ultima lettera (muoio innocente seguace ancora della santa natura ec. non contaminato ec.


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Storia di un'anima
Memorie
di Giacomo Leopardi
pagine 156

   





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