Pagina (116/156)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      vedeva i suoi parenti ec. consolati anticipatamente della sua morte e spento il dolore che da principio ec. ministrarle indifferentem. e considerarla ec. freddamente fra i dolori ec. parlarle ec.,
      pittura del bel gennaio del 17 donne che spandono i panni ec. e tutte le bellezze di un sereno invernale gratissimo alla fantasia perché non assuefattaci ec.,
      detti della mia donna quella sera circa la povertà della famiglia ond’era uscita ec. e le sue malattie e la famiglia ov’era ec.,
      si potrà farlo morire in villa andatovi per l’aria onde fargli vedere e riflettere sulla campagna ec.,
      quel mio padre che mi volea dottore vedutomi poi ec. disubbidiente ai pregiudizi ec. diceva in faccia mia in proposito de’ miei fratelli minori che non si curava ec. (nell’Orazione su Gioacchino) apostrofe a Gioacchino, scelleratissimo sappi che se tu stesso non ti andasti ora a procacciar la tua pena io ti avrei scannato con queste mani ec. quando anche nessun altro l’avesse fatto ec. Giuro che non voglio più tiranni ec. la mia provincia desolata da te e da’ tuoi cani ec., mirabile e sfacciatissimo egoismo in un quasi solitario e nondimeno viaggiatore ec. ec. veduta tutta l’Italia ec. dimorato in capitali ec. del che gli esempi sarebbero innumerabili ma si può portare quel delle legna, del fare scansar gli altri e ristringerli ec. a tavola senz’addurre altro se non ch’egli stava incomodo, dell’offrire il formaggio ec. e forzare a prenderlo 1 per torne il risecco, 2 per sapere se il giorno dopo fosse buono ec.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di un'anima
Memorie
di Giacomo Leopardi
pagine 156

   





Orazione Gioacchino Gioacchino Italia