Pagina (140/156)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma s’io mostrava che le mie cognizioni fossero un poco minori ch’essi non credevano, la loro stima scemava ancora, e non poco, e finalmente io passava per uno del loro grado. È vero però che talvolta può succedere il contrario. e per un’opinione simile, in tempi e luoghi ignoranti, un uomo o un pregio piccolo conseguire una somma stima.
     
      LA SIGNORA CHE NON AVEVAIMPARATO A COMANDARE
     
      La scienza non supplisce mai all’esperienza, cosa generalissima ed evidentissima. Il medico colla sola teorica non sa curar gli ammalati; il musico fornito della sola teoria della sua professione, non sa né comporre né eseguire una melodia; il letterato che non ha mai scritto non sa scrivere; il filosofo che non ha veduto il mondo da presso, non lo conosce. I principi pertanto non conosco-no mai gli uomini, perché non ne ponno mai pigliare esperienza, vedendo sempre il mondo sotto una forma ch’egli non ha. Lascio le adulazioni, le menzogne, le finzioni ecc. de’ cortigiani; ma prescindendo da questo, il principe non ha cogli altri uomini se non tali relazioni, che essi non hanno con verun altro. Ora le relazioni ch’egli ha con gli uomini, sono l’unico mezzo ch’egli ha di acquistarne esperienza. Dunque egli non può mai conoscer la vera natura di coloro a’ quali comanda, e de’ quali deve regolar la vita. Io ho molto conosciuto una Signora che non essendo quasi mai uscita dal suo cerchio domestico, ed avvezza a esser sempre ubbidita, non aveva imparato mai a comandare, non aveva la menoma idea di quest’arte, nutriva in questo proposito mille opinioni assurde e ridicole, e se talvolta non era ubbidita, perdeva la carta del navigare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di un'anima
Memorie
di Giacomo Leopardi
pagine 156