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      Tu prevedi che la fermentazione durando molto tempo, puoi raccogliere successivamente molte campane o bottiglie di quest'aria che si sviluppa e conservarle, sia tenendole tutte colle bocche immerse nella tinozza, sia separatamente ciascuna immersa dentro un bicchiere, come sopra ti dissi. Questo apparecchio che ti sei fatto per raccogliere l'aria delle fermentazioni ti potrà servire in altri casi simili.
      Una volta che tu ti poni a ricercare tutti i casi in cui nei liquidi vi è effervescenza, cioè tutti casi in cui si manifesta lo sviluppo di una specie qualunque di aria, non ti potrà sfuggire il seguente fatto. Ponendo al fondo di un bicchiere pezzettini di marmo, poi ricovrendoli di uno strato d'acqua, se versi in questa acqua aceto o altro liquido acido, come sarebbe il così detto olio di vetriolo, l'acido muriatico, l'acqua forte, si manifesta una effervescenza. Non ti lasciare sfuggir l'occasione di raccogliere quest'altra aria che si sviluppa, nel contatto degli acidi col marmo. Metti dunque nella bottiglia, marmo, acqua ed acido, adàttavi il turacciolo col tubo, immergi la estremità ricurva nella tinozza ad acqua, e quando una corta quantità d'aria sarà escita per scacciare quella esterna che vi chiudesti dentro, raccogli l'altra che vien gorgogliando dentro il liquido della tinozza, come già sai. In questo caso ti accorgerai che lo sviluppo dell'aria dal marmo è troppo rapido, e prevedi che se invece di versare tutto in una volta l'acido, lo facessi arrivare poco per volta, lo sviluppo potrebbe meglio regolarsi.


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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0
1864 pagine 102