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      Più tardi egli fece eseguire altre esperienze comparative al piede ed alla cima di una montagna. Il barometro anche nel medesimo luogo non è immobile, perchè la forza elastica dell'aria che esso misura varia dentro certi limiti. Alcune variazioni della forza elastica dell'aria sono connesse a mutamenti metereologici; da ciò segue che il barometro qualche volta dà alcuni indizi della pioggia, dei venti, ecc., ma nell'apprezzare il valore di questi indizi non bisogna mai dimenticare ciò che il barometro misura direttamente, cioè la forza elastica dell'aria, di cui variazioni eguali possono coincidere con fenomeni meteorologici opposti, tanto più nelle stagioni diverse, o in diversi luoghi.
      Siccome mi preme che il mio lettore abbia idea chiara dell'uso del barometro, voglio ancora fermarmi sulla sua teoria, o per dir più esattamente, voglio narrare alcuni esperimenti che lo salvino da alcuni errori. – Bisogna figgersi bene in mente che la pressione atmosferica è misurata dalla differenza di livello del mercurio, cioè della altezza misurata sulla verticale, ossia sulla direzione del filo a piombo. Per convincervi di ciò, supponete di aver fatto vari barometri di forme differenti, (fig. 19) e di immergerli tutti nello stesso pozzetto: vi accorgerete ben tosto che tutti i livelli superiori del mercurio sono nello stesso piano orizzontale, qualunque siano il diametro, la forma e la inclinazione del tubo. Dunque non è la lunghezza assoluta della colonna di mercurio che bisogna misurare in un barometro, ma bensì l'altezza della colonna al dissopra dell'altro livello del mercurio, contata nella direzione verticale.


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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0
1864 pagine 102

   





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