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      Con un lume acceso poi potete accorgervi della natura dell'aria alle varie altezze. Un fatto simile avviene nelle cantine in cui si è messo a fermentare mosto di uva; essendovi una sorgente continua di gas acido carbonico, esso si raccoglie al basso scacciando l'aria. Chi entrasse in queste cantine vi si asfissierebbe. Giova dunque, prima di scendere, provare se vi è aria, o gas acido carbonico, il che si fa immergendovi un lume acceso. Se la fiamma brucia bene, vuol dire che vi è aria; se brucia stentatamente, vuol dire che l'aria è mista a molto gas asfissiante; se si spegne, vuol dire che è in gran parte gas acido carbonico. In qualsiasi spazio però comunicante coll'aria esterna, ove cessa lo sviluppo del gas acido carbonico, quel che c'è dopo qualche tempo si diffonde per l'atmosfera, e l'aria viceversa per questo spazio.
      Or vi spiegherete perchè in tutte le parti dell'aria a qualsiasi altezza i gas sono uniformemente mischiati; una differenza di composizione dell'aria di una località dura poco, se è in comunicazione coll'altra aria atmosferica, quand'anche vi fosse perfetto riposo. Il miscuglio dei gas è poi accelerato dai movimenti che sopporta l'aria continuamente, ossia dai venti.
      Dopo ciò che precede, da voi stessi prevedete che l'aria deve essere un miscuglio di tutti i gas che si sono sviluppati alla superficie della terra, e che non sono stati distrutti da altre azioni consecutive.
     
     
      VIII.
     
      Dove va l'acqua che svapora. – Come si prova e misura l'umidità dell'aria.
     
      Dicemmo che l'aria atmosferica dovea essere un miscuglio di tutti quei corpi gasosi che si sviluppano alla superficie del globo terrestre.


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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0
1864 pagine 102