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      Scalda, ben tosto incomincia lo sviluppo di bolle gasose, che montano nel provino; quando l'acqua è in piena ebollizione la quantità di gas nel provino non cresce più; perciò le bolle di vapore che si sviluppano dalla massa, benchè sieno gasose, cessano di esserlo appena si raffreddano, attraversando il mercurio, cioè tornano acqua liquida. Questo gas raccolto nel provino essendosi sviluppato in seno dell'acqua, ed essendo in contatto di uno strato di essa che galleggia sul mercurio, è saturo di umidità, cioè contiene quel maximum di vapore acquoso che cade nello spazio da esso occupato, alla temperatura a cui è. Ma la presenza di tal piccola quantità di vapore non altera notevolmente i caratteri del gas raccolto, che puoi dunque esaminare senza curarti che è umido, come hai fatto per gli altri gas che hai raccolto sull'acqua e che perciò hai esaminato anche umidi. Esaminando questo gas del provino trovi che è aria, cioè un miscuglio di ossigeno e di azoto (in verità un tantino più ricco di ossigeno che l'aria comune).
      Or bisogna che tu spieghi l'origine di quest'aria. Che sia l'acqua che pel riscaldamento siasi convertita in aria? Non sarebbe nuova tal supposizione della storia della scienza; anche Boyle, uno dei fisici inglesi più celebri, verso il 1670 diede tale spiegazione del fatto sopra descritto. Ma allora non erano ben chiare le idee sulle proprietà dei corpi allo stato aeriforme, e perciò non si potea bene spiegare il fenomeno. Oggi coll'arte dello esperimento più progredita potrai giungere a spiegartelo da te stesso.


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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0
1864 pagine 102

   





Boyle