Pagina (20/128)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      L'uomo adopera i cani a custodire gli schiavi come li adopera a custodire gli animali da macello, li ammaestra a impedire la fuga dei neri, a inseguirli quando sono fuggiti, a ricondurli se non si difendono in modo da farsi sbranare.
      Nell'isola di Cuba si alleva a quest'uopo una razza di grossi alani, e si ha tutta la possibile cura di mantenere questa razza nella maggiore purezza di sangue, e gli individui provati eccellenti cacciatori hanno un altissimo prezzo. Cento anni or sono, anzi meno, perché il fatto che sto per riferire avvenne appunto nell'anno 1798, gli inglesi fecero la caccia all'uomo coll'aiuto dei cani. I neri ribellati e fuggiaschi della Giamaica minacciavano, e bisognava adoperare mezzi energici. Il governo inglese fece venire da Cuba i cani migliori per la caccia dei neri, guidati da neri abilissimi nel dirigere quei cani contro gli uomini del loro colore. Bastò l'arrivo dei cani e dei neri di Cuba perché i neri della Giamaica, che avevano resistito a ogni altra maniera d'assalto combattendo vittoriosamente, si arrendessero senz'altro.
      Il governo inglese, oggi così dichiarato avversario della schiavitù, ottantotto anni or sono ne era zelante sostenitore.
      La razza degli alani di Cuba discende da una lunga serie di avi ammaestrati a fare la caccia all'uomo. E ciò spiega la sua attuale eccellenza. Fra quegli avi ve ne furono dei valenti. Gli spagnuoli li avevano ammaestrati bene. Sapevano far prigionieri gli indiani, e stramazzarli al suolo, e all'uopo sbranarli.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I cani
di Michele Lessona
pagine 128

   





Cuba Giamaica Cuba Cuba Giamaica Cuba