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      Là, come sempre, chi sta male se la piglia col vicino. Il primo cane urtato arruffa il pelo, ringhia, dà e riceve un morso; i due contendenti si fermano per duellare, gli altri s'infuriano della fermata, si azzannano a vicenda, si aggrovigliano, e il vecchio capo esperto e giudizioso, destinato a condurre il branco, dopo qualche vano tentativo di pacificazione, ringhia e morde più furiosamente degli altri. Il padrone della carrozza mena furiose frustate che non fanno altro che accrescere il parapiglia, e in breve le cinghie si sono mescolate, incrociate, avvinghiate, ed è tutto un brulicare in quel turbinìo furibondo. Il cocchiere scende, e se ci sono più persone nella slitta scendono tutte, e pazientemente, a poco a poco, distrigano il gomitolo, e poi frustate di nuovo. S'intende come in tal modo non si possa fare molta strada. Ci vuole una buona giornata di viaggio a percorrere la distanza che c'è da Firenze a Prato.
      Lo Steller rimase a lungo al Kamtschatka. Vi andò sopra una nave russa, ma siccome quel mare è navigabile soltanto per una brevissima parte dell'anno, la nave che vi aveva approdato non potè tosto salparne e vi dovette svernare. Ciò fu una fortuna per la storia naturale, perché lo Steller fece molte osservazioni importantissime e tali che rimarranno sempre come parte del capitale della scienza.
     
     
      Coach dog[vedi figura]
      Egli parla a lungo dei cani di quella contrada, che sono i soli animali domestici di cui sappiano valersi quelle popolazioni, le quali hanno anche sul cane la loro leggenda.


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I cani
di Michele Lessona
pagine 128

   





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