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      Come veltri che uscisser di catena.
     
      La ferocia con cui il veltro insegue la lepre e l'azzanna viene in mente a Dante quando espone a Virgilio il suo terrore che i demoni scherniti li possano inseguire e raggiungere:
     
      Se l'ira sovra il mal voler s'aggueffa,
      Ei ne verranno dietro più crudeliChe cane a quella levre ch'egli acceffa.
     
      Un personaggio di Shakespeare dice:
      « Il vostro ingegno è vivo, si slancia, come un veltro, d'un balzo sulla preda».
      Il veltro allegorico di Dante, che fece spargere tanto inchiostro, fu trovato da un moderno essere Vittorio Emanuele II.
     
     
      13. Cane da caccia
     
     
      Cane da caccia[vedi figura]
      Galileo, domandato un giorno a che cosa servisse la geometria, rispose che serviva a misurare gli sciocchi.
      Rispose così quell'uomo sommo fra i sommi per levarsi d'attorno un seccatore. Ma egli sapeva che la sciocchezza non si misura, come non si misurano l'amore, l'odio, l'ambizione, la perversità, l'ira, la superbia, l'invidia, il dolore, la gioia, la disperazione.
      Un dotto inglese — tanto perché non sia sempre un dotto tedesco — ha trovato oggi il modo di misurare la noia. Questo dotto è il signor Galton. Egli stava un giorno seduto accosto a un professore che faceva un discorso noioso. Gli uditori erano in faccia a lui, in uno spazio disposto a semicircolo, con un colonnato. Ogni intercolonnio conteneva una dozzina di persone, alle quali era quindi facile tener d'occhio. Quegli uditori, per far schermo alla noia, facevano dei movimenti di varie sorta; uno, coi polpastrelli delle dita della mano allungata sul ginocchio, pareva battere il tamburello; un altro contraeva e allontanava con movimento regolare la musculatura della fronte, un altro sollevava un po' la spalla destra, poi l'abbassava e sollevava un po' la spalla sinistra.


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I cani
di Michele Lessona
pagine 128

   





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