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      Ma chi vorrebbe narrar tutto! E degno di nota che oggi ancora molti di questi farmaci sono in onore presso i campagnuoli.»
      Una singolare pratica medica, nella quale il cane ha una parte importante pel riguardo del pronostico, fu proposta, adoperata, raccomandata da Chironide, ed ebbe, come si dice, il suo quarto d'ora di favore. La pratica è questa: si prende un po' di farina impastata, si applica sulla faccia, sulla regione delle mammelle, e sugl'inguini del malato; si lascia questa pasta un certo tempo, poi si toglie, e si dà a un cane. Se il cane la mangia è segno che il malato guarirà, se ricusa di mangiarla, è pronostico di morte.
     
     
      Cani aizzanti [vedi figura]
     
      20. Malattie de' cani
     
     
      Alco e carrier dog[vedi figura]
      Il temperamento del cane è meno caldo di quello del leone, più caldo di quello del toro, più asciutto di quello dell'uomo, più umido di quello delle formiche e delle api. Così insegna Galeno.
      Per molti secoli tutte le malattie dell'uomo e quelle degli animali furono considerate siccome dipendenti da un eccesso o da un difetto di caldo, o di freddo, d'umido o di secco. La buona salute si credeva risultare da un giusto e ben contemperato equilibrio nell'operare di questi quattro agenti. C'era questo guaio, che qualche volta due visceri che si toccavano erano l'uno troppo caldo e l'altro troppo freddo, e bisognava stare attenti per non nuocere all'uno dei due, mentre si voleva giovare all'altro, e tener conto di ciò, che un rimedio riscaldante per un viscere poteva essere raffreddante per un altro, e via dicendo.


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I cani
di Michele Lessona
pagine 128

   





Chironide Galeno