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      Rimaneva da spiegare in qual modo si formino questi atolli, o cercini corallini colla laguna tranquilla in mezzo. Vi fu chi suppose che i polipi sorgessero dal cercine di un vulcano sottomarino; ma, oltre alla grande inverosimiglianza di una supposizione, secondo la quale, in quei mari, avrebbero dovuto esservi parecchie migliaia di vulcani sottomarini, tutti appunto della stessa altezza e con cercini in tutti egualmente distanti dal livello del mare, con ciò non si spiegava la disposizione di tutti gli altri banchi di corallo.
      Il sig. Carlo Darwin, naturalista di cui oggi, per altri studi ed altre meditazioni, si parla in tutta Europa, trent'anni or sono faceva, col capitano Fitzroy, un viaggio di circumnavigazione: giovandosi delle sue cognizioni intorno agli animali inferiori marini, ed investigando diligentemente ogni circostanza riguardante le isole Madreporiche, gli atolli, e tutto in generale quello che ha rapporto colla vita degli animali del corallo, venne ad una spiegazione che dà ragione di tutti i fatti osservati intorno a questi animali.
      Il limite superiore della vita dei polipai è il livello più basso del mare; essi muoiono all'aria ed al sole; essi non lavoran mai nelle acque torbide nè nelle acque ferme, ma sì frammezzo ai marosi. Il Darwin, studiando tutto ciò, venne in questa sentenza, che il fatto più importante nella propagazione di questi animali in quei mari, il quale governa e domina tutti gli altri, non vuol essere cercato negli animali stessi, ma sì in certi sollevamenti ed abbassamenti lenti cui sopporta il terreno su cui essi posano.


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Il mare
di Michele Lessona
Tipografia Sebastiano Franco Torino
1864 pagine 68

   





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