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      Paragonando quindi il livello di quel più antico pavimento con quello del mare, preso nell'alta marea, si trovò essere questo superiore di un piede.
      Il Manfredini poi credeva che il piano di quella chiesa doveva in origine essere elevato di quattro piedi e mezzo sopra il livello del mare, onde ne risulterebbe che quel tempio, edificato verso l'anno 400 dell'era cristiana, aveva dalla sua fondazione soggiaciuto ad una depressione di più di cinque piedi o un metro e sessanta centimetri. Nei lavori fatti pochi anni sono nel letto del fiume Ronco, si rinvenne l'acquidotto fabbricato da Traiano, e restaurato da Teodorico; il sommo degli archi di quell'acquidotto giaceva in fondo al fiume, coperto dalle sue acque, e si trovò inferiore al terreno adiacente di ben dodici palmi (2 metri, 50), il che, unito alla elevazione che doveva in origine avere quello acquidotto, prova che il terreno dei contorni di Ravenna ha subito una depressione notevolissima. Da Ravenna partiva una via consolare romana che, lungo il lido, conduceva a Rimini, e doveva essere stata costruita verso il principio dell'era volgare. Ora questa strada trovasi nelle paludi di Classe, non lungi da Ravenna, alcuni piedi al dissotto dell'attuale ordinario livello dell'Adriatico; e il Fantuzzi asserisce di aver egli stesso riconosciuta l'esistenza di questa antica strada, con gran sassi all'uso delle vie romane, ricoperta d'acqua e di terra sia nelle valli di Classe, sia nelle paludi di Cervia, quindici chilometri al sud-est di Ravenna.


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Il mare
di Michele Lessona
Tipografia Sebastiano Franco Torino
1864 pagine 68

   





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