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      VIII.
     
      Quanto si è detto nel capitolo precedente fu per dimostrare come sia ragionevole la teoria del Darwin per spiegare la formazione degli atolli, delle isole e dei banchi madreporici, e tutto quello che riguarda la vita dei polipi coralligeni.
      Questi animalucci hanno una importanza assai grande nella economia generale del mare, quale in sulle prime appena si potrebbe credere.
      Il corallo, siccome abbiamo detto, è carbonato calcare, il quale si trova disciolto nell'acqua del mare: dall'acqua del mare che bagna il loro molle corpo, traggon questa sostanza quei piccoli animali; quindi quest'acqua perdendo una porzione del materiale salino che teneva disciolto, riman meno densa, e in questa condizione non fa più contro l'acqua che le sta d'intorno una pressione pari a quella che quest'acqua fa contro di essa: rotto l'equilibrio di queste reciproche pressioni nella massa dell'acqua, deve seguire un movimento dell'acqua più densa verso la meno densa, una vera corrente. Il Maury, esaminando questa quistione esclama: "A qual somma può dessa ascendere questa quantità di materia solida per tal modo giornalmente sottratta al mare? Trattasi forse di migliaia, oppure di milioni di tonnellate? Nessuno lo sa; ma qualunque ne possa essere il peso, la sua azione sul movimento delle acque è immediata, e così vediamo che questi animaletti, sprovveduti di locomozione, e viventi una vita, per così dire, vegetativa, mostrano tuttavia di possedere la potenza di smuovere la intera massa degli oceani, dai poli all'equatore.


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Il mare
di Michele Lessona
Tipografia Sebastiano Franco Torino
1864 pagine 68

   





Darwin Maury