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      In molti modi fu riconosciuta la esistenza e ad un tempo la direzione di queste correnti marine profonde; sovente, la corda dello scandaglio continuò a procedere in una data direzione, rompendosi se trattenuta, ciò che dimostra che una ignota profonda corrente la spingeva.
      I signori Walsh e Lee, luogotenenti della marina americana, preso un grosso pezzo di legno, v'aggiunsero sostanze pesanti per modo da farlo affondare, e, appesolo ad una corda, lo lasciarono affondare a varie profondità, da 180 a 900 metri: per mezzo di un galleggiante legato al capo superiore della corda lo tenevan a quella profondità cui volevano, e provarono ad abbandonare il tutto in mare. "Fu invero uno strano spettacolo, dice uno di quegli ufficiali, il vedere questo galleggiante andare avanti a ritroso del vento e della corrente, colla velocità media di un miglio, che un tratto giunse fino ad un miglio e tre quarti. I marinai non sapevan trattenere i segni della loro meraviglia, e quasi veniva in mente che un qualche mostro marino traesse così quel masso per la sua via".
      I massi di ghiaccio natanti in mare, che vengon dalle regioni polari, e s'affondano sei volte tanto quanta è l'altezza cui sporgon fuori, spesso son così trascinati, a ritroso della corrente superficiale, da una corrente inversa profonda.
      Il capitano di uno dei due bastimenti mandati dal governo americano in cerca di sir John Franklin riferisce che un giorno, mentre questi due bastimenti, nel canale di Wellington, trascinati da corde, penosamente e lentamente procedevano a ritroso di una corrente superficiale diretta nel Sud, un masso di ghiaccio passò loro accosto procedendo speditamente verso il Nord.


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Il mare
di Michele Lessona
Tipografia Sebastiano Franco Torino
1864 pagine 68

   





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