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      Infermitą dell'umana natura che fa i mediocri invidiosi, e li spinge a vendicarsi dell'altrui grandezza.
      Ma troppi e troppo alti sono i compensi che trovano dentro e fuori di sč gli uomini grandi, perchč queste miserie li possano toccare!
     
     
      CAPITOLO QUINTOTERNI e PERUGIA
     
      Mendicanti - I vetturali di Terni - La cascata del Velino - Una lezione ad un professore - Progetti - Il diboscamento - Giuseppe Fonsoli -- Lorenzo Massini - Domenico Bruschi.
      - Signore, mi dia qualcosa per caritą.
     
      Ad ogni fischio di vaporiera che segue una fermata, echeggiano queste voci lamentevoli di gente di tutte le etą che domanda l'elemosina, in molte stazioni lungo la ferrovia da Roma a Firenze.
      Talora i mendicanti gridano di fuori avvinghiati ai pali dello steccato; pił sovente sono dentro la stazione, e vanno dall'uno all'altro capo del convoglio: talora al partire di questo gli tengono dietro un tratto correndo, come una volta per le salite, ma molto pił a lungo, alle carrozze.
      A Spoleto, un mendico amputato di un braccio, caccia dentro lo sportello il nudo moncone ad impietosire i viandanti.
      Due viaggiatori, scesi da due diverse carrozze dello stesso convoglio, si fermarono a Terni. Appena fuori della stazione, i vetturali si precipitarono sopra loro con gesti violenti. Il primo uscito cercava cogli occhi l'omnibus dell'albergo: un vetturale fece per strappargli il sacco dalle mani, ed egli tenne saldo.
      - Credi tu forse, disse il vetturale al viaggiatore, ch'io sia un ladro come sei tu? (I vetturali a Terni danno del tu).


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





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