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      Tutti quei ragazzi se n'andarono, tranne due, un maschietto ed una fanciulla che erano stati i primi a presentarsi alla carrozza: la femmina sola offriva ciliege.
      I due viaggiatori si fermarono a lungo ad ammirare i depositi poderosi di candido calcare lasciato dalle acque, staccandone qualche pezzo; i due piccoli mendicanti aspettarono.
      Presso la carrozza la bambina tornò ad offrire con più insistenza che mai le sue ciliege, e il bambino a domandare l'elemosina: - Dateci qualche cosa, signori. Siamo tanto poveretti!
      Il più vecchio dei due viaggiatori prese qualche ciliegia dal piatto che la bambina teneva tra le mani, e ci pose qualche moneta; poi voltosi al ragazzo, gli disse:
      - Questa è una donna, e non domanda l'elemosina, ma offre frutta: tu sei un uomo, e domandi l'elemosina. Ciò non sta bene. L'uomo non deve cercar denaro in altro modo se non col lavoro.
      Erano risaliti in carrozza. Il viaggiatore che aveva fatto con piglio dottorale il suo discorsetto, guardò in faccia il fanciullo. E questo guardò in faccia il viaggiatore malinconicamente, e con voce tra l'affettuoso e il dolente, gli rispose
      - Buon viaggio, signore, e Iddio vi salvi da ogni male.
      Scendendo, il vecchio, un po' umiliato, diceva al giovane, che quello sguardo melanconico del bambino, e quelle parole affettuose, egli se le traduceva così: - Signore, voi avevate il diritto di non darmi nulla, ma avreste fatto meglio a non aggiungere dure parole. Io vi perdono, e vi auguro bene.
      Poi vennero parlando di quanto si sarebbe potuto fare da quella gente per tirar partito dalla cascata in modo meno umiliante.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





Iddio