Pagina (163/482)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dopo tante applicazioni allo studio, dopo così indefesso lavoro della sua mente, la sua salute cominciò a deperire, i sensi rimasti s'intorpidirono, la sua intelligenza, già tanto lucida, s'offuscò e s'indebolì in una maniera notevolissima, i moti degli arti inferiori si resero tardi, e poscia impossibili, e dopo tanta prostrazione di forze morì nel 1863.
      Certo, la vita del Bruschi ci porge uno dei più maravigliosi esempi della potenza della volontà contro le più crudeli sventure. I dotti d'Italia che lo visitarono hanno lodato l'operosità della mente e la bontà dell'animo dell'illustre cieco, e nessuno che ripensi al modo in cui colla face della scienza egli seppe illuminare la notte materiale in cui fu costretto a vivere, può a meno di sentirsi per lui compreso da venerazione.
     
     
      CAPITOLO SESTOFIRENZE, SIENA, LIVORNO, PISA, LUCCA
     
      Foscolo e Byron - Galileo e Redi - Un brano delle Memorie del Goldoni - La festa di Fiesole - Pietro Thouar - Fonte Branda - Gl'intagliatori senesi - Giovanni Duprè - Pietro Giusti - Lorenzo Ilari - Pasquale Franci - Ricordi e biografie del signor Francesco Pera - Ernesto Rossi - Giuseppe Orosi - Salvatore Marchi.
     
      Ugo Foscolo in Toscana scriveva
      «... In queste terre beate ove si ridestarono dalla barbarie le sacre muse e le lettere, dovunque io mi rivolga, trovo la casa ove nacquero e le pie zolle dove riposano quei primi grandi Toscani: ad ogni passo ho timore di calpestare le loro reliquie. La Toscana è tutta quanta una città continuata, è un giardino, il popolo naturalmente gentile, il cielo sereno, e l'aria piena di vita e di salute.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





Bruschi Italia Byron Redi Memorie Goldoni Fiesole Thouar Branda Duprè Giusti Ilari Franci Francesco Pera Rossi Orosi Marchi Foscolo Toscana Toscani Toscana