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      Gl'Italiani benemeriti che intendo qui menzionare si sono segnalati in terra straniera. Vissero in Lione la parte operosa e militante della loro vita; e da quella cittą mi giunge una breve notizia con molta cura redatta di Italiani che colą hanno acquistato buon nome, con considerazioni rilevanti intorno a quella Colonia. Ond'io credo opportuno consiglio riportare questo scritto, mandato dal cavaliere Comello, regio console a Lione.
      La Colonia italiana di Lione
      La Colonia italiana in Lione č abbastanza numerosa e viene calcolata tra gli otto e dieci mila individui. Puņ essere divisa in tante categorie quanti sono i mestieri e le occupazioni dei membri che ne fanno parte.
      Ciascuna di queste categorie ha in sč alcune personalitą degne di essere citate ad esempio sia per le attitudini intellettuali, sia per ricchezze acquistate, e per esemplare condotta.
      Molti fra gli individui della Colonia, poveri dalla nascita, cresciuti fra gli stenti nella casa paterna, emigrarono e traversarono le Alpi quasi elemosinando: qui giunti, seppero di poi, con assiduo, talvolta stentato, e spesso contrastato lavoro, vincere coll'energia della volontą gli ostacoli d'ogni sorta; seppero procurarsi una onorata esistenza, e taluno seppe sollevarsi persino a cospicue posizioni sociali con vantaggio proprio e ad onore della patria.
      Le professioni pił importanti, quelle che diedero maggior lucro ed influenza alla Colonia italiana in Lione, sono quelle che hanno rapporto al commercio delle sete, alle imprese dei lavori pubblici, ed infine alla industria del formare in gesso.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





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