Pagina (368/482)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Prima di lasciar Torino egli modellò per commissione della contessa Giulini della Porta un Ecce homo che riuscì sì mirabile cosa da superare l'aspettativa di ognuno.
      Poi, sordo alle preghiere de' discepoli e degli amici, fuggì più che ritirarsi a Ligornetto; e là, chiuso in una ridente villetta, circondato da' modelli di tanti suoi pregiati lavori, vive con l'arte e per l'arte, e insegna colle carezze e co' baci all'unico suo figliuolino, che chi vuole e fortemente vuole, che non si avvilisce nè si stanca, chi lavora e chi studia, raramente fallisce la mèta gloriosa.
      Gaspare Fossati
      Gaspare Fossati nacque in Morcote sul lago di Lugano, il 7 ottobre 1809, da modesta famiglia d'artisti, che pel passato esercitavano con successo la loro professione al servizio della repubblica di Venezia.
      Nello scorcio del 1816 seguì la madre in Venezia ove attese a' primi studi elementari, e seguitò con profitto il corso ginnasiale, ma spinto precocemente al disegno che prediligeva sopra ogni altro studio, entrò poco dopo in quell'Accademia di Belle Arti, e vi apprese i primi rudimenti d'ornato. Più tardi, nel 1822, rimpatriando la famiglia, il giovinette rimasto in Italia, passò all'Accademia di Brera in Milano ove continuò, raddoppiando l'ardore, il corso regolare degli studi di architettura unendovi al tempo stesso quelli di pratica, presso i più celebri architetti di quel tempo. Studiò del pari con amore la prospettiva e figura, e frequentò assiduo e studioso le pubbliche biblioteche, facendo tesoro della lettura dei viaggi e delle vite degli artisti celebri, e conversando coi più provetti e distinti fra i superstiti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





Torino Giulini Porta Ecce Ligornetto Fossati Fossati Morcote Lugano Venezia Venezia Accademia Belle Arti Italia Accademia Brera Milano