Pagina (393/482)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ebbe molti incarichi nello insegnamento: ora è professore ordinario di economia politica nell'università di Genova, e preside dell'Istituto tecnico di quella città, del quale istituto ebbe parte importante nella fondazione, ed ha parte importante nell'attuale ottimo andamento.
      Da oltre a venti anni Boccardo lavora un dieci o dodici ore al giorno: ciò che non lo distoglie dall'essere buon marito di una virtuosa consorte, e buon padre di sei figliuoli. Si riposa del lavoro in seno alla famiglia, nella famiglia si ritempra al lavoro.
      È questo, siccome già ho detto, l'uso dei Genovesi. Così fosse di tutti gli Italiani!
      Niccolò Paganini
      Troppo nota è la vita del Paganini perchè torni conto trattenervisi a lungo. E neppure avremmo registrato in queste pagine il suo nome tolto da lungo tempo dal numero dei viventi, se non avesse fatto forza alla nostra volontà la singolarità de' suoi casi e l'attrattiva de' curiosi episodi che narrati dalla stessa sua penna hanno un sapore di grazia e di originalità che attrae in sommo grado l'attenzione del lettore.
      Figlio di un povero imballatore di merci nel porto franco di Genova, egli studiò il violino dai sei ai diciassette anni con costanza indomabile, suonando dieci o dodici ore al giorno, componendo, meditando non mai pago di quello che veniva facendo.
      Ai diciassette anni si fermò ad un tratto, lasciò in disparte il violino, e per quattro anni consecutivi si diede a studi di agricoltura, suonando solo di tratto in tratto la chitarra.
      Nelle vite dei grandi artisti non sono rare queste soste, non sono rari questi intervalli di abbandono, di sfiducia, di sconforto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





Genova Istituto Boccardo Genovesi Italiani Paganini Paganini Genova