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      Sente spesso il bisogno di bere un sorso d'acqua, e calma la sete al primo ruscello e alla prima fonte in cui s'imbatte: il bisogno della fame lo stimola assai più di rado Talvolta lascia correre ventiquattr'ore e più senza altro che un po' d'acqua.
      Veste dimesso, largo, e sceglie colori azzurri o bigi. La camicia rossa adottò per divisa, perchè era persuaso che da lontano il colore rosso si fonde meglio colle tinte generali del paese e a' raggi del sole abbagliando gli occhi di chi in essa s'affisa, è bersaglio ai colpi nemici assai meno dell'uniforme più scura.
      In capo tollera mal volentieri cappelli o berretti stretti alla fronte. Ama la nettezza, ma sprezza ogni studio di lusso.
      Scrive molto, e con elegante e chiara scrittura. Le cose scritte molto corregge, e non di rado più e più volte riscrive da capo.
      Riceve ogni giorno una innumerevole quantità di lettere, a cui, quando ha tempo, senza ritardo risponde. Molte di quelle lettere sono in inglese, in francese e in spagnuolo, e nelle tre lingue egli scrive non senza vanto di eleganza e di venustà nello stile.
      Questo dovere ch'egli s'impone di rispondere a tutti, e la necessità in cui si trova talora di scrivere intorno a cose che eccitano le sue passioni e muovono l'ira sua, toglie pregio alcune volte alla forma o ai concetti delle sue lettere, ma errerebbe del tutto chi da quelle giudicasse della sua cultura.
      E come scrive, così parla speditamente tre o quattro idiomi, e non di rado simultaneamente, sostenendo la conversazione con visitatori stranieri di ogni paese.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482