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      Il Coppino si studiò sempre di rendere veramente proficuo il suo insegnamento, e se ne diede molta cura; e l'indole del suo ingegno felicemente contemperata agli slanci dell'entusiasmo ed alla profondità dell'analisi, la sua erudizione, la sua eloquenza, fanno di lui un professore egregio.
      Egli pubblicò allora parecchi scritti, un poemetto in versi pel progetto di monumento al Re Carlo Alberto ideato dal Butti, prose pei giornali, e varie poesie piene di sentimento e di affetto, classiche nella forma.
      Fin dall'anno 1860 il Coppino entrò al parlamento, deputato del collegio d'Alba, e vi fu riconfermato sempre, fino alle ultime elezioni.
      Di tutti i ministri caduti si dice che è loro mancato il tempo per compiere le belle cose ideate; nel breve tratto in cui il Coppino fu al ministero della Pubblica Istruzione, mostrò attitudine agli affari, mente forte, padronanza di sè stesso, tatto pratico, mirabile applicazione al lavoro. Si è molto gridato contro di lui: e questo è buon segno.
      Ora è rettore della università di Torino, e consacra tutto il suo tempo ad essa, riposandosi poi nella quiete di una sua villa presso Alba.
      Il salotto del Coppino a colpo d'occhio rivela l'uomo: le pareti son tutte tappezzate di graziosi quadri, di cui egli tanto è ardente quanto intelligente amatore: nel luogo più in vista una grande fotografia mostra il Coppino in piedi appoggiato al seggiolone dove siede la sua buona madre. L'ottima donna vive sempre, felice nell'amore dell'ottimo figlio.
      Carlo Castelli
      Carlo Castelli nacque in Torino nel 1790. Fece i suoi studi nella Università torinese.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





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