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      I suoi figli si posero nell'industria delle stoffe di cotone. Era già qua e colà sparso nelle case di parecchi operai più di un telaio. Essi ne fecero crescere notevolmente il numero portando nell'aumento della loro fabbricazione ogni risparmio che per loro si facesse. Ed ora hanno finito per creare uno stabilimento veramente stupendo, nel quale, come già ho detto, hanno riunito a un dipresso cinquecento telai, e si propongono di portarne il numero a mille.
      Ho parlato qui molto di parsimonia, e sta bene; ma non vorrei che cotesta, che è una virtù, si confondesse con la grettezza che è un vizio.
      Parchi, sobri, frugali furono sempre i Biellesi; sordidi, avari, non furono mai.
      Chi vuole andare avanti bene nell'industria, quando ha risparmi, li deve consacrare al miglioramento degli opifici, delle macchine, al perfezionamento dell'industria stessa. Se si vuole annualmente trarre dalla industria i fatti guadagni per goderseli allegramente, come si fa della rendita di una terra, l'industria (come del resto anche l'agricoltura) non progredisce.
      Intanto gli altri, più giudiziosi e più accorti, si spingono innanzi col progressivo sviluppo delle arti.
      Chi rimane stazionario ed inerte, mentre gli altri progrediscono, va effettivamente indietro, e finisce per cadere.
      Giovanni Antonio Rayneri
      Carmagnola è importante città del Piemonte, madre d'uomini valenti. Ebbe in passato ottime scuole e studi fiorenti, e durano tuttavia le buone tradizioni.
      Da questa città venne Giovanni Antonio Rayneri, del quale è molto opportuno parlare in questo libro.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





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