Pagina (19/38)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma già la sua età declinava all'occaso, travagliato ed infermo era il suo corpo, ed Egli traendo il fianco grave d'anni, e più di duolo bramò di morire e l'ottenne (22). La sua morte non fu la disperata di Catone, ma la placida e filosofica di Socrate. Prima di dar l'addio estremo alla fuggente luce, volle cantare, ed il suo canto fu simile all'ultimo del Cigno (23). Si trattenne al pari del Greco Filosofo a ragionare chetamente cogli amici, e dopo avere scherzato colla morte istessa, chiuse gli occhi al giorno nel 1799 ai 15 di Agosto. Ah! perchè, Vate Immortale, percbè quella barbara ed ingiusta che vibra il suo ferro mietitor delle vite, e sul rozzo e sul letterato, perché ti tolse a questa età e ti coprì col denso suo velo le belle venture, che dovean rendere l'ordine e l'antico lustro all'Italia! Se tu spirassi ancora queste aure di vita, vedresti la tua patria sanata dalle gravi ferite che aperto le aveano il fianco, non più la nave del governo in preda a furibonde tempeste per difetto di stelle e di pilota, ma ognor felicemente al desiato porto condotta da valenti nocchieri, vedresti estinti gli odj, incatenata di ferree ritorte la discordia, ricondotte più mansuete idee, vedresti Astrea discesa di nuovo dal cielo, e lieto fra noi danzare il sacro drappello delle più grandi ed amabili virtù, vedresti fiorire le lettere e le scienze, consacrati tanti edifizj a Pallade, una nuova Olimpia aperta agli Artisti, un Reale Istituto, che in se accogliendo tutti i più grandi uomini dell'Italia feconda di peregrini ingegni, non teme il paragone nè dell'Accademia di Parigi, nè di quella di Londra o di Berlino; vedresti ...... ma già io rimiro la tua ombra, che la severa spianando accigliata fronte si compiace di questo tributo di laudi, di questi fiori che noi spargiamo sulla tua tomba, e fissa le attonite pupille su questo nuovo asilo delle arti e delle scienze aperto alla studiosa gioventù. Magnanim'ombra!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Elogio di Giuseppe Parini recitato nel giorno 16 novembre 1813 in occasione dell'aprimento delle scuole del Liceo di Milano in Porta Nuova
di Ambrogio Levati
1813 pagine 38

   





Catone Socrate Cigno Greco Filosofo Agosto Vate Immortale Italia Astrea Pallade Olimpia Artisti Reale Istituto Italia Accademia Parigi Londra Berlino