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      E con un suo bocchin da sciorre aghetti(844)
      Chiede da ber; ma non già se l'aspetti.
     
     
      73.
      Perch'ei del certo in quanto a contentarlaNon ci ha nè meno un minimo pensiero;
      E però quante volle ella ne parla,
      Muta discorso e la riduce al zero;
      Ma perch'ella è mozzina(845), e colla ciarlaLe monache trarría del monastero,
      Vede che s'ella bada troppo a dìre,
      Si lascerebbe forse convertire;
     
     
      74.
      Però per non cadere in questo errore,
      La piglia a un tratto e se la porta in strada;
      Ed al vecchio fa dir pel servitoreChe più tempo non è di stare a bada
      E ch'ei ne venga, ch'ei l'aspetta fuore,
      Acciò con essi anch'egli se ne vada;
      Che lì non vuoi lasciarlo nelle peste,
      Ma condurlo al paese alle lor feste.
     
      75.
      Così di là poi tutti fer partita,
      Ma più d'ogn'altro allegra la fanciulla;
      Perchè non prima fu dell'orto uscita,
      Ch'ogni incanto ogni voglia in lei s'annulla.
      Anzi a' lor preghi in sul caval salita,
      Senza più ragionar di ber nè nulla,
      Va sempre innanzi agli altri un trar di manoFiera e bizzarra come un capitano.
     
     
      76.
      Brunetto si ridea di Pigolone,
      Perch'ei parea nel viso un fico vieto,
      E menava a due gambe di spadone(846),
      Come egli avesse avuto i birri dreto.
      E la donna diceva: Giambracone,
      Che la duri!(847) ed il vecchio mansueto,
      Che si vedeva fatto il lor zimbello:
      Dagli pur, rispondea, ch'egli è sassello(848).
     
     
      77.
      Così scherzando, com'io dico, in briglia(849)
      Ne vanno senza mai sentirsi stanchi;
      E sempre ognun più calda se la piglia,
      Perchè il timor gli spinge e sprona i fianchiPerciò, dopo aver fatte molte miglia,.
      E che lor parve un tratto d'esser franchi,


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Il Malmantile riacquistato
di Lorenzo Lippi (Perlone Zipoli)
Barbera Editore Firenze
1861 pagine 283

   





Pigolone Giambracone