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      Abulia. - Come accade in molti geni, la profondità del pensiero, che malgrado tante mende era in lui mirabile, ne aveva depressa la robustezza della volontà e il senso pratico, il che chiaramente confessò in questa lettera a Briano giustificando con ciò il rifiuto dell'offertagli deputazione (V. Epistolario, Vol. II - Milano, 1883 - pag. 176).
      Il senso pratico dell'opportunità, del saper discernere il punto o un punto dove il desiderabile si incontri col riescibile; e attenersi sacrificando il primo con rassegnazione non solo, ma con fermezza fin dove è necessario, salvo il diritto si intende, è un dono che mi manca a un segno singolare: e per una singolarità opposta, ma che non è nemmeno un rimedio, perchè riesce non a temperare ma a impedire ciò che mi pare desiderabile, mi guarderei bene dal saperlo non che dal sostenerlo. Ardito nel mettere in campo proposizioni, che paiono e saran paradossi, e tenace non meno nel difenderle, tutto mi si fa dubbioso, oscuro e complicato, quando le parole possono condurre a una deliberazione.
      Un utopista e un irresoluto son due soggetti inutili, per lo meno, in una riunione in cui si tratti di conchiudere; io sarei l'uno e l'altro nello stesso tempo.
      Il fattibile più volte non mi piace e dirò anzi mi ripugna; ciò che mi piace non solo parrebbe fuor di proposito e fuor di tempo agli altri, ma sgomenterebbe me medesimo, quando si trattasse non di vagheggiarlo o lodarlo semplicemente, ma di promuoverlo in effetto; e d'averne poi sulla coscienza una parte qualunque delle conseguenze.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte I (da Colombo a Manzoni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1901 pagine 187

   





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