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      A 35 anni, per esempio, in una notte in cui soffriva d'insonnia e di odontalgia, risolve il problema della cicloide e subito l'odontalgia cessa bruscamente per non ritornare.
      E notiamo che il modo con cui questa risoluzione avvenne, descritto mirabilmente dalla Gilberta Pascal, è assolutamente quello di un accesso d'epilessia psichica. Il Pascal non pensava allora alla scienza, che odiava in omaggio alle sue ossessioni religiose; ma quella notte, d'un tratto, gli passano alla mente l'una dopo l'altra le idee, si associano tumultuariamente e "gli discoprono suo malgrado" - osserva la Gilberta, - la risoluzione del problema della cicloide, ed egli non vuol fermarcisi sopra e soltanto per le pressioni dei suoi pii consiglieri si decide a scriverlo e a pubblicarlo.
      Coll'esame grafologico dei suoi Pensieri si vedono parole dimenticate, linee montanti e poi discendenti, scrittura irregolare, senza punteggiatura.
      A 39 anni, morì fra vive sofferenze di colica, insonnia, vertigine seguite di un male di capo straordinario e da convulsioni.
      All'autopsia si trovò sangue coagulato nei ventricoli cerebrali; sutura frontale metopica ricoperta da una callosità od ostefita che fosse.
     
     
     
     
      FRANC. DOMENICO GUERRAZZI(50)
     
     
     
      CAPITOLO I.
     
      Eredità.
     
      In Donato, nonno di Francesco Domenico, cominciano a intravvedersi alcuni dei caratteri degenerativi che troveremo esagerati nel grande scrittore: il nipote nota in lui indole inquieta, delirio di grandezza e delirio melanconico, accompagnato da abulia e aggravato dall'erpete e dall'alcoolismo; tutti caratteri che si ritrovano poi, tranne quest'ultimo, largamente svolti nei suoi discendenti; la sua famiglia abitava in campagna, ma Donato non seppe sopportare la vita troppo quieta; lasciò la famiglia e il paese ed andò soldato con gli spagnuoli, spintovi anche da una grande ambizione e orgoglio; egli credeva, - scrive il Guerrazzi, - di ritornare almeno maresciallo; tornò invece povero e ferito a Livorno.


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Nuovi studi sul Genio.
Parte I (da Colombo a Manzoni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1901 pagine 187

   





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