Pagina (115/187)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questa è pure caratteristica di Giorgio: "Io mi chiudo gli occhi sul futuro di questo giovane (dice il Guerrazzi); in così poca età egli ha sviluppato inclinazioni perniciosissime: ozioso, inquieto, a quanti mestieri si applicava di subito gli riuscivano fastidiosi; ha già viaggiato per l'Egitto, poi lo prese talento di navigare e se ne andò fino al Brasile; quivi mercè le cure di un mio amico ottenne certo impiego nella marina dello Stato, ma quando stava per dirigersi alla volta del mare del Sud, non gli andò a grado il travaglioso mestiere; e se ne tornò a casa". È a dolersi che, per essere rimaste incompiute le note, il Guerrazzi non abbia potuto tenere la promessa di dire più a lungo di questi fratelli: solo di Temistocle, il quarto, egli parla un poco più distesamente, ed altre notizie intorno a lui il Mandolfo potè ricavare da sue lettere inedite e dall'incartamento di un suo processo.
      L'indole di Temistocle si presenta per molti riguardi simile a quella di Francesco Domenico, il quale già osservava che la causa dei frequenti loro bistìcci era non già differenza, ma piuttosto soverchia uguaglianza di carattere: ambedue impetuosi, ambedue ostinati, ambedue orgogliosi, ambedue tormentati dalla melanconia. "Giovane d'ingegno quasi smisurato" lo dice il fratello; e sebbene dalle opere che di lui si conservano questo genio straordinario non appaia, conviene tener conto dell'asserzione del fratello che la scultura mal si confaceva con il suo animo orgoglioso e i suoi scarsi mezzi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuovi studi sul Genio.
Parte I (da Colombo a Manzoni)
di Cesare Lombroso
Sandron Editore
1901 pagine 187

   





Giorgio Guerrazzi Egitto Brasile Stato Sud Guerrazzi Temistocle Mandolfo Temistocle Francesco Domenico